Girando tra le campagne siamo spesso abituati a vedere l’erba tra i filari molto corta, ben rasata, talvolta deturpata dalle strisce gialle di vegetazione bruciata lasciate dai diserbanti chimici. Ma non qui: tra i filari della Tenuta Maraveja c’è una piccola foresta, abitata da piante, fiori e molti esseri viventi.
Gildo Gennari, vignaiolo della Tenuta spiega: “Il vigneto non è un campo da golf e non è nemmeno un prato. Io preferisco che la vegetazione cresca spontanea assieme alle vigne”.
I filari dei vigneti di Tenuta Maraveja sono popolati da gramigna, radicchio di campo, tarassaco, trifogli, margherite, camomilla e altri fiori.
In questo modo si salvaguarda l’ecosistema naturale dei Colli Berici e si protegge la biodiversità di cui il territorio è ricco.
Qui, infatti, le vigne si fanno spazio tra le macchie boschive, custodi di una grande varietà di flora e fauna.
Non stupisce allora che al limitare del vigneto facciano capolino fagiani, lepri e qualche capriolo. Diversi tipi di uccelli hanno scelto Tenuta Maraveja per nidificare, e tra loro due coppie di falchi.
Anche al suolo, tra la vegetazione dei filari, trovano alloggio diversi piccoli animali. Le formiche hanno scelto la base di un tralcio per costruire il loro formicaio.
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Oltre a loro vivono qui ragni, farfalle, lombrichi e molti altri insetti. La biodiversità è bella, e questo ambiente aiuta anche il benessere delle viti, che sembrano essere in grado di difendersi da sole dalla maggior parte delle malattie, non essendo sottoposte a continui trattamenti con erbicidi e insetticidi.
Lo scorso 14 maggio Gildo Gennari ha partecipato al convegno dal titolo “Una viticoltura per il futuro” organizzato dall’Azienda Agricola Vistorta, in provincia di Pordenone. Il convegno ha riunito i maggiori esperti del settore in tema di biologico e ha visto la partecipazione di moltissimi viticoltori che si stanno avvicinando ad una viticoltura sostenibile.
Gildo, dopo aver frequentato il convegno, si è reso conto che per molti aspetti sta già conducendo l’azienda secondo le direttive della coltivazione biologica.
E’ stato questo che ha spinto Gildo a chiedere ufficialmente la conversione al regime biologico dell’intera produzione delle sue uve in data 11 giugno 2015.
Un passo importante per la Tenuta Maraveja, che vedrà riconosciuta anche formalmente l’attenzione che Gildo ha per la sua terra.
La conversione al biologico non è dettata da una scelta economica, ma dal desiderio e dalla volontà di vivere e lavorare in un ambiente più pulito e sano.
La terra condotta secondo i dettami del biologico si mantiene fertile e viva, anche grazie alla ricchezza della biodiversità che in essa è custodita. Lo sa bene Gildo, che tra i filari delle sue vigne ospita lombrichi, formiche, coccinelle e tantissimi microrganismi che non si possono vedere ad occhio nudo, ma che sono fondamentali per il sano sviluppo della vite.
E il vino che viene da una terra così non può che trarre beneficio da tanta ricchezza!
Per la prima volta, quest'anno, saremo presenti al più importante salone internazionale del vino, la fiera più importante a livello mondiale per il vino italiano. Avremo un nostro stand all'interno dello spazio della FIVI dove potrete venire a scoprire i nostri vini.
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